Chiesa di Dio Padre Misericordioso, a Tor Tre Teste Roma, la foto vincitrice del concorso Wiki Loves Monuments Italia 2014. Foto di Federico Di Iorio, Licenza CC-BY-SA 3.0.
Il mese di settembre è noto per essere l’inizio della primavera o dell’autunno, a seconda dell’emisfero. In Europa, è anche conosciuto come il mese dell’European Heritage Days, un’azione congiunta di 50 stati che insieme celebrano appunto il patrimonio culturale europeo. Nel movimento Wikimedia, settembre occupa un posto speciale perché è il periodo durante il quale tradizionalmente tutti gli anni si svolge il concorso Wiki Loves Monuments.
Riconosciuto dal Guinness dei Primati come il concorso fotografico più grande al mondo nella storia, Wiki Loves Monuments persegue molteplici scopi: coinvolgere il pubblico generico nella creazione di Wikipedia, aumentare la conoscenza del patrimonio culturale intorno ad esso e documentarlo con fotografie che saranno liberamente utilizzabili da chiunque, per qualsiasi scopo.
Organizzato per la prima volta nel 2012 in Olanda e promosso dai capitoli di Wikimedia, dai gruppi e dai volontari, il concorso è cresciuto nel corso degli anni fino a coinvolgere circa 70 Paesi, tra cui Norvegia e Irlanda in Europa, Tunisia e Kenya in Africa, Canada e Argentina in America e Nepal e Thailandia in Asia, per citarne alcuni. In soli cinque anni, migliaia di fotografi amatori e professionisti hanno caricato oltre 1.2 milioni di immagini di edifici di elevato valore storico-culturale, molte delle quali vengono utilizzate per illustrare le voci di Wikipedia e sono viste da milioni di lettori ogni mese.
Nel 2015 Wiki Loves Monuments viene promosso in oltre 30 paesi e in alcuni per la prima volta, come Brasile e Lettonia.
Inoltre questa è anche la quarta volta che il concorso si svolge in Italia, un paese celebre per il suo eclettico e variegato patrimonio architettonico, che spazia da edifici dell’antica Grecia e dell’antica Roma, fino a quelli in stile gotico e rinascimentale. L’Italia è anche il paese con il maggior numero di siti riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO (51 nel 2014) e le città come Roma, Milano, Venezia e Firenze sono tra le 40 città più visitate al mondo.
Nonostante la ricca architettura, tuttavia, in Italia al momento non è riconosciuta la cosiddetta libertà di panorama, una previsione contenuta nelle leggi sul copyright di molti stati che permette di scattare fotografie di opere, come ad esempio gli edifici, che si trovano in uno spazio pubblico. Questo significa, nei fatti, che nessun edificio in Italia può essere fotografato senza un’autorizzazione rilasciata dal gestore o proprietario del bene. Per rendere possibile Wiki Loves Monuments nel suo Paese, Wikimedia Italia, il capitolo italiano del movimento Wikimedia, negli anni ha stretto contatti con oltre 300 comuni, città, parrocchie, diocesi e altre istituzioni affinché liberassero i monumenti italiani e rendessero possibile la pubblicazione delle loro fotografie su Wikipedia. Grazie a questo lavoro, gli amanti delle opere italiane possono scattare fotografie a migliaia di edifici in tutte le regioni e province nazionali.
È possibile partecipare a Wiki Loves Monuments 2015 nel corso del mese di settembre. Dopo quel momento, le immagini raccolte da tutti i paesi partecipanti saranno valutate da giurie nazionali e le migliori dieci fotografie di ciascun paese entreranno a far parte delle finaliste del contest internazionale, i cui vincitori vengono annunciati solitamente all’inizio del mese di dicembre.
Se sei interessato a partecipare all’edizione di Wiki Loves Monuments nel tuo paese, visita la pagina principale del concorso sul sito di Wikimedia Commons. Lì trovi anche una galleria dei vincitori dei concorsi nazionali e del contest internazionale, nonché una selezione di immagini caricate lo scorso anno classificate per categoria e di fotografie di qualità del 2014.
Qui di seguito puoi vedere la galleria delle immagini vincitrici di tutte le edizioni passate di Wiki Loves Monuments.
Tomasz W. Kozlowski, Wikimedia community volunteer
Translation by Francesca Lissoni, Wikimedia Italia
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