Il primo editathon dall’Antartide della storia di Wikipedia

Tra il 1° gennaio e il 5 marzo 2024 sono stato impegnato in una missione con il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) sulla nave rompighiaccio Laura Bassi, in movimento tra i ghiacci del Mare di Ross, la più grande area protetta del mondo. Occupandomi di ambiente e cambiamento climatico nella mia ricerca da chimico analitico dell’Università di Genova, non era la prima volta che mi trovavo in Antartide, ma questa volta la missione ha avuto un senso particolare, collegato ad un’altra mia grande passione: Wikipedia.

Nelle mie quattro precedenti missioni mi era già capitato di raccontare del mio impegno come volontario su Wikipedia ai colleghi incontrati in nave o in base, spesso scoprendo altri Wikipediani o comunque persone molto affascinate dal progetto. Allo stesso tempo, come molti altri lettori o volontari, ero consapevole del fatto che sia su Wikipedia in italiano che in altre lingue le voci dedicate all’Antartide e più in generale al cambiamento climatico avessero spesso dimostrato di essere assenti o poco approfondite. Prima di partire avevo quindi cominciato ad accarezzare l’idea di organizzare uneditathon, ossia una maratona di scrittura su Wikipedia, dedicato proprio a questi temi. Per fortuna, una volta arrivato in nave, la mia proposta è stata ben accolta dal capo missione e da altri colleghi. È così che abbiamo organizzato il primo editathon dall’Antartide.

I limiti tecnici

Come molti possono immaginare, la vita in una base in Antartide non è facile, tanto meno quando questa è una nave in movimento tra ghiacci, con venti forti e onde a volte considerevoli. Tutte le persone che partecipano alla missione hanno degli esperimenti da compiere che riguardano il proprio progetto di ricerca, ma possono anche essere chiamati ad aiutare i colleghi o compiere misurazioni, prelievi o esperimenti per altri scienziati non presenti nella base. L’orario di lavoro si organizza in turni variabili lungo le 24 ore, in modo che tutti i laboratori possano essere utilizzati con la massima efficienza.

L’ostacolo maggiore per un Wikipediano era però un altro: a fine gennaio 2024, quando abbiamo scelto di lanciare l’editathon, l’accesso a Internet era ridotto. Ad eccezione dei dispositivi utilizzati dai servizi di navigazione e logistica, infatti, solo tre computer avevano accesso a una connessione. E questo complica molto le cose quando si vuole scrivere su Wikipedia. Abbiamo risolto questo problema in maniera abbastanza semplice: lavorando offline, coordinandoci con Wikimedia Italia per pubblicare ed editare le voci all’inizio della maratona. Così, insieme ai colleghi Paola Rivaro, Angela Garzia, Craig Stevens, Jasmin McInerney e Liv Cornelissen abbiamo scritto le prime voci legate all’editathon, che sono servite da apripista per i volontari che hanno voluto partecipare anche dall’Italia.

I risultati

Più che di editathon, dovremmo parlare di periodo di contribuzione. Inizialmente infatti abbiamo proposto alla comunità di Wikipedia in italiano di partecipare a una settimana di contribuzione sull’Antartide e il cambiamento climatico. La proposto è stata accolta molto bene, ben al di sopra delle aspettative: la settimana, che iniziava il primo febbraio 2024, è infatti diventata un mese e poi un nuovo progetto su Wikipedia in Italiano, tutto dedicato all’Antartide, con la sua Base Antartica per le discussioni. Non mi sarei mai aspettato un entusiasmo simile, sia tra i colleghi della nave, che tra i volontari di Wikipedia.

Grazie all’impegno di queste persone, oggi su Wikipedia in italiano ci sono più di 150 voci nuove o migliorate: alcune di esse sono di fondamentale importanza nella descrizione del continente (come Calotta glaciale antartica o Banchisa antartica) e degli effetti dei cambiamenti climatici (ad esempio Amplificazione polare o Retroazione dell’albedo del ghiaccio). Mi piace però evidenziare voci che non sono state tradotte da Wikipedia in inglese, ma che sono state realizzate da zero a partire dalle fonti scientifiche durante l’editathon in nave, come Polinia di Baia Terra Nova, High Salinity Shelf Water e Particellato marino, ma anche  Evento di pioggia su neve, scritta da un utente in Italia. Queste voci rappresentano un orgoglio e un valore aggiunto per tutta la comunità, essendo assenti in tutti i progetti prima della loro creazione sulla versione in italiano.

La partecipazione dei colleghi stranieri, che hanno contribuito invece su Wikipedia in inglese, è stata una sorpresa inaspettata e graditissima (anche con foto a tema, scattate e caricate da Liv Cornelissen e Luisa Fontanot). Penso che a bordo sia stata compresa da parte di tutti i ricercatori l’importanza della divulgazione scientifica anche attraverso mezzi non istituzionali come Wikipedia, che permettano la diffusione della conoscenza libera e delle scoperte importanti a un pubblico più vasto possibile. Se siamo noi “esperti della materia” a rendere attendibili le informazioni che i lettori possono trovare in rete, il beneficio collettivo è evidente. Un ringraziamento va anche, infine, agli enti attuatori del PNRA e a Wikimedia Italia per l’interesse e l’impegno nella parte logistica e comunicativa, fondamentali per la riuscita dell’iniziativa.

Francisco Ardini

Professore associato di Chimica Analitica all’Università di Genova.  Studia la contaminazione negli ambienti polari, partecipando a progetti e  spedizioni in Artide e in Antartide e svolgendo attività di  divulgazione sul tema per scuole e associazioni culturali. Dal 2020  propone attività sui progetti Wikimedia (Wikibooks, Wikipedia,  Wikivoyage, Wikimedia Commons) per scuole, università e musei  nell’ambito della chimica e dei cambiamenti climatici.

La missione italiana in Antartide

L’originale settimana di scrittura ha visto coinvolti ricercatori e ricercatrici impegnati nella 39° spedizione italiana in Antartide, nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche  in Antartide (PNRA). Il PNRA è finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca italiano ed è gestito dal CNR per il coordinamento scientifico, dall’ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi sul continente e dall’Istituto Nazionale di  Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS per la gestione tecnica e scientifica della nave rompighiaccio Laura Bassi.

Alla missione hanno partecipato anche ricercatori e ricercatrici di diverse nazionalità appartenenti ad Antarctica New Zealand, l’ente che si occupa della gestione della ricerca antartica per la Nuova Zelanda, che hanno contribuito su Wikipedia in inglese.